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CHI SIAMO

WHO WE ARE

 

 

Il vento mi scompigliava i capelli ed io, ritta al di lą della strada, infagottata in un cappotto pił grande di me, guardavo "la casa".

Il nonno, quando la neve copriva i campi ed egli sedeva accanto al focolare, con me sulle sue ginocchia, ne ammirava le vecchie mura affumicate quasi con venerazione e raccontava delle sue giornate in miniera, in Germania, e dell'ansia che lo divorava e che lo faceva contare i risparmi necessari per acquistare "la casa".

Il mio divenire grande, la mia vita futura, la mia professione di insegnante, mi hanno distolto da quei ricordi, fino a quando non mi sono trovata ad essere io proprietaria della "casa".

 

Fu mio marito ad intuire che quelle mura di pietra, ricche della storia di pił generazioni, avrebbero potuto ritornare a rivivere nuovamente e noi, ora, riscopriamo, tramite gli occhi dei turisti, quello stesso  cielo stellato, quel particolare panorama, quei colori sfumati dei campi, allora mai  guardati, per la nostra ansia di crescere. 

 

The wind was blowing into my ear and I was looking at "the house", standing on the other side of the road, covered with heavy stuff.

My mind went after my reminescences, thinking about my childhood, when, in the long snowy winter, I used to listen to my grandpa telling me old stories sitting near the fireplace.

He had been a miner in Germany and worked hard to save up money to buy the old "smoked" venerable house.

As an adult, I was working as a teacher, forgetting the old house till the day I become its new proprietor.

It was my husband who got the idea to buy old house to live in again.

Now "the house" lives by means of our guests. Together with them, we can look at the sky full of stars, at the wonderful landscape, at the fading colored fields as we have not done for a long time, frightened by routine.